Io accetto totalmente l'essere umano, così com'è, perchè solo in questo modo si può trasformare.
Certo, io ti accetto così come sei, ma il mio accettarti non significa che devi rimanere come sei: la mia accettazione significa che comunque tu sia, io ti rispetto, ti amo....

Io sto tentando un metodo totalmente diverso. Ti accetto così come sei, ma questo non significa che voglio che tu rimanga come sei. Ti amo come sei, ma ti amo perchè in te hai un enorme potenziale, una possibilità infinita di crescita: basta solo un piccolo sforzo, e puoi diventare luce per te stesso. (Osho)

sabato 4 dicembre 2010

Gatti, gattini e gattoni.....e quelli che li ammazzano senza pieta!!

SABATO 31 GENNAIO 2009


La prima parola che mi viene in mente è BASTARDI!
E' una parola che non si forma lentamente nella mente e nel cuore, ma è lì chiara e limpida e quasi mi si legge sulla lingua: BASTARDI.

Credo che la gente che ammazza gli animali meriti di trascorrere un anno in miniera, o forse a spalare letame, o meglio ancora un anno a lavorare per loro : Gli animali.

Rendiamo utile la presenza di queste persone (inutili) sulla terra.

Sono arrabbiata, sono furibonda, sono delusa, amareggiata, disperata e triste.
C'era una volta una gattina bianca e nera, con il suo musetto curioso accoglieva sempre l'umano a casa a qualsiasi ora. Nel vederlo arrivare accorreva dalla distanza e vicino a lui, inebriata dal suo odore, si rotolava per terra, giocherellona, innamorata e lo guardava con i suoi occhietti vispi in cerca di un po' di coccole.
Prontamente arrivavano le coccole e quegli amati grattini sulla testolina buffa....prrrrrrrrrrr,prrrrrrrrr,prrrrrrrrrr,prrrrrrrrrrrrrr,prrrrrrrrrrrrr,prrrrrrrrrrrrrr
questi i suoni che, nonsisabenedadove, emetteva allegramente.
Appena l'umano si accingeva a rientrare a casa ecco che lei, con il suo sederone dondolante e la coda felice, gli trotterellava accanto e intorno per dirgli :

"Grazie dell'amore che mi dai. Sono una gatta di nessuno. Ho dei padroni che mi usano solo perchè vivono ancora nell'illusione che noi gatti possiamo divertirci ad ammazzare i topi....poveri ignoranti....non sanno che noi i topi non li mangiamo ma ci giochiamo soltanto? Da quando ti conosco però sono felice, mi piace il tuo odore e sono tua amica, tu non ti aspetti niente da me, ma quando torni mi cerchi con lo sguardo per vedere se sto bene ed io voglio renderti felice con le mie coccole e il mio amore....so che ti fa piacere anche se sono un po' sporca e molto pelosa!"

Ogni giorno così, ormai da tanto tempo. L'umano, che notoriamente non amava i gatti ma che si era fatto stregare da quegli occhietti vispi e quel musetto simpatico, si stava innamorando. Ogni giorno la chiamava con un verso e la cercava per sapere se era tutto a posto, se c'era qualcosa da fare, se quella sera sotto la pioggia la piccolina aveva trovato riparo.
Ogni giorno la distanza si accorciava e nel cuore dell'umano si formava uno spazio nuovo, per lei.
Quello spazio lentamente diventa un cestino e un cuscino caldo e morbido, e in cambio la gattina dava fusa e amore, ogni giorno, più volte al giorno...

Un bel giorno l'umano esce di casa, saluta la sua amica con le coccole di sempre e la lascia lì, a dormire nel suo cestino.
Ma al suo rientro lei non c'è. L'umano la chiama con il solito verso, ma lei non risponde. Non c'è, non arriva trotterellando con la sua coda felice, nè il suo sederone, non si rotola sull'asfalto ronfante con gli occhi sognanti per quell'odore inebriante....

L'umano pensa che sia impegnata, che abbia qualcosa di meglio da fare in giro per il mondo. Ma lei è lì, lontano dagli occhi, lontano dal suo umano.
E' lì che lui la trova, ancora il suo corpicino caldo e la pancina morbida, con gli occhietti chiusi e la bocca aperta. Sotto quella macchina che la nasconde al mondo. Nasconde la vergogna e la crudeltà delle persone che, aride dentro, non sanno amare. Nasconde un corpicino ammazzato senza pietà da un veleno fulminante. Quel corpicino pieno di amore per il suo umano, pieno di fusa e coccole che evidentemente hanno generato l'invidia e la cattiveria nelle persone che l'hanno vista rotolarsi per la gioia e per le coccole del suo umano, il suo preferito.

Ora quando l'umano tornerà a casa non ci saranno più ad accoglierlo quegli occhietti vispi e quel musetto simpatico, lei non trotterellerà più al suo fianco per dirgli "sono felice di vederti, umano" al suo posto il vuoto, e quello spazio che l'umano aveva creato nel suo cuore sarà pieno di tristezza e di nero. Ora non si guarderà più intorno alla ricerca della sua amica, e quando lo farà, rientrando a casa tutto quello che vedrà saranno i volti degli assassini che gliel'hanno tolta, persone incapaci di amare, persone senza vergogna per le loro azioni immonde, persone che nella loro ignoranza pensano ancora che un gatto serva solo per acchiappare i topi...

Buon viaggio piccolina. Speriamo che tu abbia trovato un compagno di giochi che ti sappia dare la felicità che tu hai saputo, gratuitamente, dare a noi!!!


foto trovata sul sito uncanecomeamico.splinder.com lei era proprio identica

Nessun commento: