Io accetto totalmente l'essere umano, così com'è, perchè solo in questo modo si può trasformare.
Certo, io ti accetto così come sei, ma il mio accettarti non significa che devi rimanere come sei: la mia accettazione significa che comunque tu sia, io ti rispetto, ti amo....

Io sto tentando un metodo totalmente diverso. Ti accetto così come sei, ma questo non significa che voglio che tu rimanga come sei. Ti amo come sei, ma ti amo perchè in te hai un enorme potenziale, una possibilità infinita di crescita: basta solo un piccolo sforzo, e puoi diventare luce per te stesso. (Osho)

martedì 12 giugno 2012

Lasciare andare o non lasciare andare?...questo è il problema


Perché non riusciamo a lasciare andare?

Perché ci attacchiamo alle persone e non riusciamo ad andare avanti, anche se ci hanno trattato male, deluso, amareggiato, ferito nel peggiore dei modi? 
Perché semplicemente non riusciamo a guardare dentro di noi e dire “addio”, voltando pagina e ricominciando a vivere una nuova esistenza senza questi elementi di disturbo?

Spesso dirsi: “sono stata sposata con lui per 12 anni”  - “so che dentro al suo cuore prova ancora qualcosa per me” – “guarda la sua nuova fidanzata e dimmi se non mi somiglia?” è solo un alibi.
Costruiamo castelli d’aria e foglie, ci andiamo a vivere e poi creiamo delle illusioni nelle quali, le persone che ci hanno causato più dolore, sono protagoniste di favole a lieto fine.
Ma queste sono tutte balle. Sono alibi!

Ci inventiamo che loro hanno passato un brutto periodo della loro vita, nell’infanzia magari o peggio nell’utero materno, bambini reincarnati dopo mille vite di sofferenza che si portano dietro un karma sfigato e “non lo fanno per cattiveria, è l’universo che li mette davanti a queste situazioni in cui l’unica possibilità è comportarsi da stronzi…”

Già….che donna insensibile sono! Non ci avevo mica pensato alla storia della reincarnazione e del karma…effettivamente…e io che credevo che uno quando è stronzo lo è solo perché la stronzaggine si è impossessata di lui ed è stronzo solo perché è stronzo e pure cattivo, il più delle volte!



Ci sarebbe un’altra domanda a questo punto ed è la seguente: perché siamo solo noi donne a farci del male così? La fustigazione della donna è forse diventato uno sport olimpico?
In un certo senso sì.
E’ come se investissimo queste persone di un ruolo fondamentale: renderci felici.
Ma lo facciamo sapendo già che sono degli egoisti, immaturi, pieni di sé, accentratori, bastardi figli di una madre che gli ha rifiutato l’allattamento al seno dal primo istante di vita… Però noi da buone autolesioniste li investiamo ugualmente di questo ruolo. Li guardiamo, negli anni, farci del male gratuitamente e continuiamo ad offrirgli il ramoscello d’ulivo e la medaglia d’oro dello “stronzo dell’anno” eppure continuiamo a crederci…e loro continuano ad approfittare di noi.

Ora mi ripeterò…
Se un uomo approfitta di noi e se questo uomo, a maggior ragione, è un bastardo che approfitta di noi da anni, lui resta un bastardo, ma le sceme siamo noi che gli permettiamo ancora oggi di farci piangere per lui.

La domanda è questa: lo facciamo perché siamo certe di non valere abbastanza, oppure semplicemente perché speriamo ancora che quell’uomo rinsavisca e ci chieda scusa per tutto il male che ci ha fatto?

La seconda parte della domanda è la risposta alla prima parte.

Se crediamo e speriamo che un uomo così guarisca da sé stesso, allora siamo certe di non valere abbastanza.


In certi casi, infatti, l’unica e sola possibilità di salvezza è lasciare andare. 
Lasciamoli andare, ovunque vogliano purché non sia dove siamo noi. 

Possibilmente il più lontano possibile da noi, lasciamoli andare, dimentichiamoli, cancelliamoli, sparaflashiamoci la memoria come nei film di fantascienza e dimentichiamo che queste persone siano state “l’amore della nostra vita”… e non aspettiamo che siano loro a guarire, ma guariamo noi dalla nostra stessa malattia, prima di morire avvelenate da noi stesse e dal nostro stupido e inutile orgoglio.