Io accetto totalmente l'essere umano, così com'è, perchè solo in questo modo si può trasformare.
Certo, io ti accetto così come sei, ma il mio accettarti non significa che devi rimanere come sei: la mia accettazione significa che comunque tu sia, io ti rispetto, ti amo....

Io sto tentando un metodo totalmente diverso. Ti accetto così come sei, ma questo non significa che voglio che tu rimanga come sei. Ti amo come sei, ma ti amo perchè in te hai un enorme potenziale, una possibilità infinita di crescita: basta solo un piccolo sforzo, e puoi diventare luce per te stesso. (Osho)

giovedì 3 febbraio 2011

Pelle...

La pelle, spesso sottovalutata certamente resa poco importante da altri organi ritenuti principali, soprattutto quando si parla di amore.

Il cuore, la testa, la pancia….

Ma la pelle è l’organo più grande del corpo umano e nessuno ne parla.

Invece le emozioni si vivono a pelle. Si toccano, si sfiorano, si sentono, si trasmettono attraverso la pelle. Parliamo anche dei brividi, e di quei brividi che come reazione ti danno il vuoto nella pancia…

Capita spesso di parlare con le persone e sentirle dire : io non sento niente. Capita spesso di incontrare delle persone che hanno paura del contatto, paura di essere toccate e paura di toccare gli altri, perché “sconosciuti”.

Credo che tanto dipenda dalla paranoia di ammalarsi, di far entrare un altro nel nostro spazio vitale, temiamo il “contagio” come se l’umanità degli altri potesse in qualche modo infettare la nostra “individualità”, la nostra voglia di solitudine e di isolamento.

Siamo così soli. Siamo così poco vicini agli altri. Siamo così poco vicini a noi stessi, alla nostra essenza.

Le nostre facce si induriscono quando camminiamo in mezzo agli altri, in fila alle poste ci isoliamo, non comunichiamo più, non prendiamo l’autobus e quando siamo in macchina siamo accaniti, sempre di corsa, facciamo una gara con il tempo e con il destino, sembra sempre che da noi dipenda il futuro dell’universo, come se dovessimo disinnescare chissà quale bomba pronta ad esplodere: faccia seria, fretta, nessuna possibilità di entrare in contatto con il prossimo. Abbiamo una missione da compiere, non c’è tempo. Figuriamoci se in questo scenario abbiamo tempo di far entrare la nostra pelle in contatto con altra pelle…

La pelle è nascosta, dentro guanti a doppio strato, nelle tasche dei jeans, dentro un giaccone, oppure direttamente tra le braccia, quando stiamo con le braccia incrociate davanti a chiunque provi ad entrare in contatto con noi…

Eppure abbiamo molti contatti umani nelle nostre giornate piene. Lavoro, uffici, amici, figli, genitori, compagni…ma non permettiamo a nessuno di loro di avvicinarsi a noi. E’ come essere una cipolla, con più strati, permettiamo a ciascuno di penetrare uno strato a seconda dell’importanza che questa persona ha nella nostra vita. Ma nessuno a nessuno consente di arrivare al cuore, di penetrare l’ultimo strato, quello più importante, quello che ci permetterebbe di entrare in connessione “cuore a cuore”, “pelle a pelle”…

Spesso la sera ci organizziamo per vedere gli amici, un aperitivo, una chiacchierata, e ridiamo e parliamo e condividiamo pensieri, ma alla fine i nostri occhi non sorridono mai, le nostre mani non si toccano mai. Ma se le mani non si toccano e gli occhi non sorridono, quando rientriamo a casa stanchi dopo una serata definita “allegra e divertente” ci sentiamo soli, perché non siamo entrati in connessione, perché le nostre mani non hanno toccato altre mani e condiviso quel calore, quel brivido, quell’emozione.

Il nostro organo più grande : la pelle, non ha svolto la sua funzione più bella, quella dello scambio, con altra pelle, quella capace di emozionare tutti gli altri organi ritenuti gli unici responsabili delle emozioni e dell’amore : il cuore, il cervello, la pancia…ma che senza la pelle non proveranno mai nulla di vero, niente di reale.

2 commenti:

Franz ha detto...

Hai ragione,nessuno ci pensa,ma è la pelle l'organo principale di noi tutti! Emozioni,amori,paure,ansie,la pelle rivela tutto......
Ciao Cugi!! Un bacio!

CeccoDotti ha detto...

Che dire di più di quello che hai già detto... Nulla!
Sono pensieri molto belli, sui quali ciascuno di noi dovrebbe riflettere.
Ciao dal Babbo