Ma allo stesso tempo, nella mia testa si è formato un pensiero, un fumetto a forma di punto interrogativo…e quella vocina puntino dentro la mia testa che si chiede: ”io sono davvero tutte queste cose?”
Era come se, mentre lei pronunciava quelle parole, nella mia mente ci fosse l’immagine di un’altra persona che non sono io, ma lei parlava proprio con me…e allora perché io non riuscivo a vedere ciò di cui lei stava parlando? Perché io non riuscivo a vedere quello che vedeva lei?
Non fraintendetemi, io so di essere una bella persona, so di valere e so di non essere stupida, ma proprio per questo, so anche che spesso non riesco ad esprimere tutto l’amore per me stessa come vorrei, so che spesso devo amarmi di più e soprattutto crederci di più, smettere di trascurarmi, smettere di sentirmi abbandonata…ma poi, abbandonata da chi??
Da tutti quegli uomini insulsi e autoreferenziali che hanno usato la mia buonafede, il mio amore e la mia dedizione, come fossero carta igienica e alla fine se ne sono andati, soddisfatti, tirando lo sciacquone ed io lì “scaricata” come un rifiuto a sentirmi abbandonata, mollata, inutile, rifiutata insomma!
Sono queste le persone da cui io mi sento abbandonata???
E allora la mia amica ha ancora più ragione: “l’unica persona che ha abbandonato te stessa, sei tu! Fai fatica a credere alla verità di essere bella e di valere, e ti bevi le idiozie che questi uomini insulsi ti rifilano come fossero acqua fresca???”
Pensandoci dall’esterno, lei ha ragione. L’unica persona che ha veramente abbandonato me stessa sono io.
Questo dipende dal fatto che noi attribuiamo alle persone che incontriamo nella nostra vita un valore e poi su quel valore costruiamo anche il nostro valore…ma il valore che noi diamo a questi “personaggi” è fasullo, perché non è reale, loro non valgono realmente quanto noi gli attribuiamo, perché siamo sempre noi che determiniamo questo valore.
E quando queste persone, a cui noi abbiamo attribuito un valore 100 ci deludono, pensiamo che siamo noi ad essere deludenti, perché entriamo in un meccanismo. Perché il valore che attribuiamo agli altri altro non è in realtà che il valore che vorremmo dare a noi stessi, ed è normale che gli altri ci deludano se tutto dipende da noi, perché gli altri non sono NOI, sono semplicemente ALTRI.
E allora dove sta la soluzione?
Prima di tutto smettiamola di raccontarcela. Continuiamo a basarci sulle parole che vorremmo sentirci dire, sulle cose che vorremmo gli altri facessero per noi, perchè loro non dicono niente, né fanno niente, siamo sempre noi, che dopo avergli attribuito un valore, continuiamo a raccontarcela. Ci raccontiamo che ci pensano, che siamo importanti, che abbiamo avuto un ruolo rilevante nella vita di queste persone, ma intanto loro non ci sono, non ci cercano e ci mettono pochissimo a dimenticarci e non sentire più la nostra mancanza, è sufficiente non rispondere un paio di volte al telefono, e noi ancora lì, a sperare e raccontarcela…
La soluzione è una soltanto ed è questa: decidi chi vuoi essere e muoviti!! Smettila di raccontartela e agisci. Muoviti verso ciò che vuoi essere, rifletti sulle cose giuste, non dare voce a quel puntino che ronza dentro la tua testa, schiaccialo quel puntino, annientalo e metti in pratica la legge dell’attrazione: chiedi, credi, ricevi, ma per fare tutte queste cose devi prima iniziare da TE.
1 commento:
Vai cugi che sei la migliore!!! e la tua amica ha perfettamente ragione!
Ciao,un bacio!!
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